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Uno1

Longboard

Uno1

Range: 8’4” - 9’0”

Matteo usa: 8’6”

La Uno1 è una tavola per gli amanti del mare piccolo, perché veramente bastano 20cm per divertirsi, ma che se messa in mare anche con giornate con misura e mare ovviamente steso sa regalare emozioni uniche e rare. Provare per credere, e penso che tutti gli amanti del long dovrebbero farsi un giro su una tavola così, è sicuramente formativo. Io questo modello lo consiglio dal almeno 9’7 in su e con stringer particolari e resinature belle importanti per aumentare il peso, uno dei suoi punti forti.

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Descrizione tavola

Il nome 11 rappresentano la lunghezza ideale di questo long, 11ft. Un’estate il mio caro amico Sandy, vero amante di tavole da surf e non solo (Sandy Shape Snowboards), viene in spiaggia da me con questo fantastico vecchio long un po’ ingiallito, un Baker 11ft triple stringer stupendo, pesantissimo, che alla prima onda diventa ancora più piacevole sotto ai piedi. A fine giornata Sandy decide di lasciarmelo, uno dei regali più belli che abbia mai ricevuto. Un long fantastico, forse il mio long preferito o comunque nella top tre. Ha una surfata bella morbida ma allo stesso tempo incisiva e precisa, per farlo girare ha bisogno di una bella spinta ma richiede di essere trattato con le buone maniere, con grazia. Non è un long non da tutti. Il Baker l’ho usato per un solo anno, testandolo in tantissime condizioni: avrei voluto portarmelo anche alle gare. Purtroppo però, negli anni sì è pian pianino consumato ed appena ho avuto l’occasione, me lo sono rifatto con qualche accortezza che ho imparato. Del Baker originale ho mantenuto ovviamente l’outline, stupendo, veramente old school anni ‘50, di quelli che non se ne vedono più in giro: nose a punta, massima larghezza al centro, bello strettino nel tail che finisce con uno square. I rail sono 50/50 per agevolare una super fluidità, il bottom presenta una zona piatta sotto il nose, mentre il resto ha un leggero belly fino in fondo, per farlo scorrere sempre, senza mai fermarsi. Ho aggiunto un filo di rocker sul nose, e nella zona del tail ho tenuto il deck più piatto. Ovviamente dovevo ricreare il peso, per avere qull’inerzia che non tutti sanno apprezzare, pane a tre longheroni e resinatura tutta in volan (tessuto da 8 once). Doveva essere una tavola per scivolare nelle mini giornate da Scirocco, senza nemmeno prendere in considerazione il noseriding. Invece mi ha stupito: ho chiuso delle punte paurose scappando via dalle sezioni ripide a mach 3 e nelle giornate con misura, grazie al suo peso, rimane lì e permette delle curve tirate e potenti.